HORROR – DURATA 94′ – CANADA
L’enigmatica resurrezione, la furia omicida e la vendetta di un mostro non morto in una remota natura selvaggia scatenano un nuovo iconico assassino…
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In pratica, è stato già detto ma per descriverlo è impossibile non ripetersi minimamente, una versione naturalistica di “Venerdi 13 “, “just Before Dawn” e altre centinaia di epigoni con mostruosi serial killer indistruttibili, dei boschi, ma solo di suoni ambientali della natura,
Tutto il film è in lunghi piani sequenza montati con una certa invisibile abilità, a seguire il mostro di nuca che compie lunghe camminate nella foresta,.
Buona la mostruosa fisionomia del mostro senza maschera antigas da pompiere anni ’20, evidentemente debitrice ed ispirata a quella inevitabile di Jason Vorhees, ma anche per le scarnificazioni a mostrare denti, gengive, ossa temporali e del teschio, quella del mitico Dottor Phibes
Voto insufficiente
Un omone assassino che cammina nel bosco per un’ora e mezza, ripreso da dietro. Inguatdabile, dialoghi (quasi assenti) imbarazzanti. Sono arrivato alla fine saltando 20 minuti per volta.
Una brutta copia del classico slasher anni 70/80, senza avere il tiro di un Venerdì13 e dell’ancora più irraggiungibile Halloween di Carpenter.
Lento e non supportato da una colonna sonora, non è certo un horror che verrà ricordato…
Film fortemente simbolico e dal finale simbolico: non accade ciò che ci si aspetterebbe.
Le “esecuzioni” sono quasi tutte cercate dagli assassinati stessi e quella della newager fluida è davvero super yoga-simbolica, un gigionesco sfogo verso il personaggio stesso.
Sicuramente non è un film adatto a tutti ma qualcuno potrà trovarlo davvero interessante, come il contemporaneo e altrettanto simbolico Strange Darling.
È diverso da ogni altro slasher visto fin’ora. Come dice la locandina, ma non perché è un capolavoro, ma perché uno così brutto non si era mai visto.
Noioso e snervante, si salva soltanto la scena dell’uccisione di quella che faceva yoga.
Slasher dalla struttura piuttosto classica ma con ambientazione naturalista, strizza palesemente l’occhio a Venerdi 13, non da molte spiegazioni, omicidi e stop. Voto 6
Che cos’è alla fine In a Violent Nature? Semplice: un incrocio tra Venerdì 13 e Elephant di Gus Van Sant, dove come spettatori seguiamo il killer di turno per il tramite di una macchina da presa che lo tampina ritraendolo a figura intera di spalle, solo con i boschi del Canada a sostituire quelli del New Jersey o i corridoi della scuola.Voto 3,5/5
Posso capire benissimo che si tratti d un film sperimentale, che rompa i canoni di genere, che sia costato pochissimo e che abbia ottenuto risultati grandiosi. Ma a mio modestissimo avviso è e resta un film frustrante. Perchè è indubbiamente noioso. E per avere qualche emozione bisogna aspettare il minuto 43, dove effettivamente sembra che il film prenda il giusto abbrivio. Sembra, perchè poi purtroppo anche le attese scene gore, slasher e come le si voglia definire, non sono all’altezza delle aspettative. Almeno delle mie. Anche la sensazione di ansia, quella paura e attesa che succeda qualcosa, per me vengono vanificate dal modo in cui il film è girato. Ovviamente si tratta di gusti e considerazioni personali.
Ciao caro Giulio, ben ritrovato (sono l’ex JCVD1 e poi Totò Gol per poco tempo!), comunque concordo con il tuo giudizio, qui da salvare c’è veramente poco e poi, diciamocelo chiaramente… : Ma, vi è bisogno ancora di personaggi come questi da secolo scorso e, soprattutto, a chi fanno paura? Un saluto ♂️
Non lo rivedrei, anche perchè vedere un tizio che cammina ( in tempo reale ), più che innervosire come presumo fosse negli intenti del regista, mi ha innervosito come l’essere in coda. Felice che sia piaciuto ad altri, per me è no. Forse si salva solo la scena finale, e in realtà Johnny più che paura mi ha fatto pena. Mentre le vittime assolutamente no.
non è “un capolavoro”, come si legge nel poster, ma soprattutto non è “diverso da ogni altro slasher visto finora”: è invece il classico slasher alla venerdì 13, da cui attinge a piene mani, con il classico killer violentissimo e scatenato che macella tutto quello che incontra.
qualche buona intuizione nella regia, una scena effettivamente spettacolare e crudelissima, un finale che è la cosa migliore del film, pura tensione, fino all’ultimo secondo non sai davvero cosa aspettarti.
carino ma niente di epocale.
Lo si guarda volentieri a 2X
Sufficiente.
L’idea poteva essere interessante: un “venerdì 13” che non segue le vittime, ma il “Jason” di turno. Esaurita la “novitá” registica dopo 20 minuti diventa noioso e anche grottesco da seguire.
Nei commenti è stato gia detto tutto!
Personaggio senza ne arte ne parte. Se fosse uscito nel 1978 avrebbe avuto il suo spazio.
una cretinata splatter gratuita in salsa scaduta, passate oltre
Tra il lavoro amatoriale e un progetto scolastico, in entrambi i casi immondizia da cassonetto dell’indifferenziata. Gli “attori” sono i primi a non credere in quello che stanno facendo e comunque regista, sceneggiatore e a tutti quelli che in qulche modo hanno contriuito a fatlo e produrlo andrebbero banditi a vita dal mondo del cinema. Voto 0
Tutto già visto ma si può guardare